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> Superare il dolore per la perdita di un bambino durante la gravidanza
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> Disturbi dell'apprendimento e difficoltà di linguaggio e di comunicazione
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>> Costi detraibili e pacchetti per la famiglia
DR.SSA PATRIZIA CARRAFELLI
Psicologa e psicoterapeuta
La psicoterapia familiare aiuta i membri della famiglia a trovare un equilibrio di vita più soddisfacente all'interno del nucleo familiare.
Capita spesso infatti che i genitori comincino a discutere su quale sia il modo giusto di intervenire per far rispettare le regole e capita anche di accusarsi a vicenda di non essere in grado di gestire i figli.
I sintomi dei figli come: tic, enuresi, balbuzie, fobie notturne, catturano tutte le attenzioni dei genitori derubandoli dello spazio di coppia. Lo spazio privato della coppia è il luogo di elaborazione delle regole ed è essenziale per la sua sopravvivenza, quando questo manca o si interrompe nelle situazioni di crisi, le posizioni si irrigidiscono e si cristallizzano.
La terapia familiare aiuta la famiglia ad affrontare le tensioni interne e a restaurare l'equilibrio nei periodi difficili.
Questo tipo di terapia ha di solito circa due sedute al mese ed è indicata per:
Fonte: www.psiconauti.it
La Dott.ssa Carrafelli riceve in varie zone di Roma in zona Tuscolana, Appia, Casilina/Torpignattara, Torre angela, Torre maura, Anagnina, Quarto Miglio, Statuario.
Le famiglie che adottano un figlio vengono da un percorso molto lungo e travagliato che riguarda tutto l’iter di adozione. Si parte dalla consapevolezza del desiderio di maternità e paternità, alla ricerca dell’associazione o struttura territoriale che possa accompagnare e sostenere la coppia, per arrivare alla conoscenza del bambino o ragazzo che diventerà loro figlio.
In genere nella prima fase le coppie sentono di essere sostenute e aiutate, le difficoltà eventuali emergono in seguito, quando sperimentano un vissuto di solitudine poiché si perdono i contatti con le figure professionali di riferimento come psicologi ed assistenti sociali.
E’ questa la fase nella quale è necessario attivarsi per la ricerca di un professionista che possa continuare ad accompagnare la coppia sotto il profilo genitoriale.
Le difficoltà più comuni riguardano: comportamenti oppositivi che i bambini adottati mettono in atto sia in famiglia che a scuola, la rivendicazione di non essere i “veri genitori” e la conseguente minaccia di voler andare alla ricerca dei genitori naturali. Le difficoltà di inserimento in un contesto socio-culturale differente, ecc.
Nel nostro studio oltre agli incontri di coppia genitoriale finalizzati ad individuare strategie di intervento, c’è anche la possibilità anche di partecipare ad un gruppo terapeutico con altri genitori adottivi nel quale è possibile confrontarsi sulle tematiche ed esperienze di altre famiglie.
Minuchin (1976) parla della famiglia comematrice di identità individuale, e descrive lo sviluppo di questa identità come un processo che oscilla tra appartenenza e differenziazione;
Negli anni ottanta i ricercatori hanno individuato le dimensioni fondamentali da osservare nell’interazione familiare (la flessibilità, l’accordo/disaccordo, il problem solving, la comunicazione e l’emotività dominante), ma limitarsi ad osservare le interazioni, sulla scia della psicologia sociale e dello sviluppo, significa perdere quel vincolo inconsapevole che lega i membri di una famiglia (Scabini e Cigoli, 2000).
Nel modello sistemico oltre alle interazioni devono essere considerate le relazioni che consistono in ciò che lega anche inconsapevolmente, esse sono il sedimentato di valori, miti, riti e modelli relazionali, si compongono dei processi che riguardano il legame interpersonale, il legame intergenerazionale, il legame tra stirpi ed il legame di intermediazione con la comunità.
Questo complesso intreccio di legami non emerge immediatamente, si manifesta durante le transizioni del ciclo vitale, di fronte ai passaggi cruciali in cui emerge la struttura relazionale della famiglia con i suoi punti di forza e di debolezza (Framo, in Andolfi, Angelo, Saccu, 1990).