Dialogo Familiare

CARRAFELLI DOTT.SSA PATRIZIA
Psicologa e psicoterapeuta familiare, individuale e di coppia

Dott.ssa Carrafelli

Coppie litigiose - Perché è difficile lasciarsi

Le incomprensioni e i litigi nella coppia o nella famiglia sono elementi naturali e non bisogna spaventarsi  se su alcune temi i punti di vista sono diversi. Nelle coppie ben assortite ciascun partner dovrebbe poter sostenere che l’altro abbia un’opinione diversa dalla propria e non per questo sentirsi schiacciato o prevaricato.

Tuttavia le cose non sono sempre così semplici, a volte le coppie e le famiglie mettono in atto dei veri e propri giochi di potere che dovrebbero portare a designare un ” vincitore”, in realtà si tratta di mosse e contromosse, di attacchi e difese che determinano una situazione di stallo, ossia non si arriva mai ad una soluzione definitiva e si ha la sensazione che la “guerra” continui all’infinito.

La definizione di stallo di coppia è stata utilizzata dai primi teorici (Mara SelviniPalazzoli) della terapia si sistemica della famiglia, poiché osservando alcune famiglie con un figlio che manifesta un disturbo come anoressia, fobie, ecc,  si è visto che era presente uno stato perenne di alta conflittualità  ed infelicità che si ripeteva all’infinito assicurandosi così una sorta di equilibrio patologico.

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comunicare per un rapporto di coppia sano

L'analisi di coppia ha la finalità di rendere la vita dei coniugi/conviventi all'interno della coppia più appagante. Si utilizza questa terapia quando il conflitto tra i coniugi è distruttivo o coinvolge i figli, per sostenere uno o entrambi i membri della coppia in un momento di difficoltà o di disagio psicologico, in casi di conflitto cronico nella coppia.

 

Kernberg (Greenberg e Mitchell, 1983) ,sostiene che il soggetto fin dalla nascita intuisce la sua identità maschile o femminile e nel processo di crescita vengono inibiti quei comportamenti appartenenti al genere opposto. D’altra parte il rapporto di coppia richiede un alto grado di identità, di individuazione, di stabilità, di autonomia e maturità perché i partner si aspettano dinamismo, competenza e sostegno reciproco.

In un rapporto di coppia sano i partner possono permettersi movimenti continui verso una parziale progressione e regressione oscillando così da comportamenti di richiesta di sostegno a comportamenti materni di consolazione. La rigidità in entrambe le posizioni può essere intesa come comportamento di difesa nevrotico: la regressione come ricaduta in modalità infantili, la progressione come tentativo di dominare le proprie debolezze con un’apparente maturità (Willi, 1987).

 

La storia familiare  influisce sulle generazioni successive e le fasi precedenti del ciclo familiare influiscono sulle seguenti, solo connettendo passato, presente e futuro si possono cogliere i significati che qualificano il sistema di valori. A livello  relazionale si situa anche tutto ciò che si eredita dalla famiglia di appartenenza e dalla struttura sociale e culturale, tuttavia esiste un’area di libertà che consiste nel decidere cosa fare dell’eredità ricevuta (Scabini e Cigoli, 2000).

 

La Dott.ssa Carrafelli riceve in varie zone di Roma in zona Tuscolana, Appia, Casilina/Torpignattara,  Anagnina, Quarto Miglio, Statuario.

 

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Psicoterapia di coppia

La psicoterapia di coppia o della famiglia  rende le persone consapevoli dei ruoli che giocano, ad esempio può capitare che un partner abbia un atteggiamento aggressivo e l’altro si viva come ” vittima”, per questo la terapia ha il dovere di far emergere queste conformazioni ad incastro.Ad  esempio la cosiddetta “vittima” potrebbe anche darsi che tragga qualche vantaggio a sentirsi tale poiché può rivendicare il fatto di essere buono, colui o colei che si sacrifica maggiormente e quindi la persona alla quale tutti devono essere riconoscenti.  

In questi casientrambi i partner, in maniera inconsapevole mettono in atto comportamenti stereotipati ossia provocatori o remissivi in modo tale da non compromettere mai l’equilibrio raggiunto e continuare la lotta per chi ha ragione o per chi sia il genitore migliore, ecc,

Le situazioni di stallo, oltre a dare un senso di infelicità, rabbia e frustrazione, potrebbero bloccare anche la ripresa dei figli qualora presentino un disturbo. In questo modo lo stallo coinvolge tutti i membri della famiglia e ne blocca il progredire e  l’autodeterminazione, perché non permette lo sperimentare nuove forme di interazione e impedisce la messa in discussione dei meccanismi patologici della famiglia.

Verrebbe spontaneo chiedersi perché in questi casi sia così difficile lasciarsi e cos’è che tiene uniti in maniera seppur patologica i partner tanto da non potersi autorizzare a cercare un cambiamento.In ogni caso il cambiamento o la separazione sono difficili perché andrebbero a rompere un equilibrio e ogni famiglia difende il proprio anche se disfunzionale.

Se in queste famiglie ci sono figli è molto probabile che l’attenzione si sposti su di loro e l’ostacolo alla separazione diventa il fatto che non ci si può separare perché i figli non sono abbastanza autonomi e quindi hanno bisogno dell’unione di due genitori. Allo stesso tempo in una famiglia litigiosa e con interazioni patologiche è più difficile crescere ed acquisire autonomia.

In realtà la terapia familiare svolge il compito di evidenziare che se i  genitori faticano ad essere coppia avranno bisogno di concentrarsi sulle loro difficoltà e lasciare che i figli crescano ed evolvano.

TERAPIA DI COPPIA

La psicoterapia di coppia  è un intervento terapeutico volto al benessere della coppia. Nelle terapie di coppia  si affronta il tema dell’intimità contrapposto a quello della simbiosi e della fusionalità, proprio perché una delle qualità della relazione di coppia è la capacità di gestire i conflitti, di sentirsi connessi e separati, di esprimere affetto e provare dolore, di comunicare e mettersi in relazione con il mondo esterno.

L’espressione delle emozioni è un aspetto vitale della comunicazione di coppia, i partner devono accordarsi su come si esprimono reciprocamente i sentimenti di affetto, di amore, di cura e quelli conflittuali.

Ogni messaggio oltre al contenuto, ha anche un aspetto di relazione (comand) e le regole che ne definiscono la sua natura spesso possono sfuggire alla consapevolezza, ma essendo ridondanti si evincono dall’osservazione degli scambi di comunicazione.

Nella coppia considerata sana  devono essere chiare le regole, i ruoli e i messaggi, per questo i coniugi hanno un costante bisogno di ridefinire ed esplicitare le idee e aspettative nei confronti del matrimonio, del compagno e di se stessi. Se non c’è chiarezza possono accadere molti fraintendimenti che producono frustrazione e conflitto (Walsh, in Andolfi, Angelo, Saccu, 1990).

Il legame tra i partner oscillando tra bisogni di fusione e di differenziazione diventa tanto più maturo ed intimo quanto più si riescono ad articolare le diversità che non sono un ostacolo se sono comprese. Oltre all’accomunamento inconscio di bisogni e timori, bisogna tener presenti anche le aspettative e gli ideali che ciascuno porta dalla storia personale con l’ambizione di soddisfarli nel rapporto di coppia (Scabini e Cigoli, 2000).

La relazione di coppia presenta degli aspetti ambivalenti, da un lato esiste la spinta verso la regressione ed il bisogno di tornare bambino, dall’altro la spinta è verso la progressione ed un comportamento adulto (Willi, 1987).

Il comportamento di due innamorati è simile, per molti versi a quello di una madre con il suo bambino: tenersi in braccio, accarezzarsi, guardarsi negli occhi e sorridere, scambiarsi tenerezze, perfino il linguaggio regredisce a suoni preverbali ed espressioni infantili. Due persone vivendo sempre più vicine crescono anche individualmente, quindi la bizzarria secondo Whitaker (1982) consiste nel fatto che più si è vicini e più si è separati.

 

Fonte: www.psiconauti.it

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